From: Carlo Poggioli
Sent: Saturday, August 10, 2019 4:02 PM
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Subject: DA ASC : E' VENUTO A MANCARE IL GRANDE MAESTRO PIERO TOSI
CARI SOCI E COLLEGHI,
STAMANI E' VENUTO A MANCARE PIERO TOSI, GRANDE MAESTRO DI TUTTI NOI, E SOCIO ONORARIO DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE.
PIERO E' STATO PROTAGONISTA ASSOLUTO DEL GRANDE CINEMA ITALIANO RICONOSCIUTO INTERNAZIONALMENTE.
UNA GRANDE PERSONA, INSTANCABILE NEL TRASMETTERE AI SUOI COLLABORATORI ( NON SOLO AI SUOI ASSISTENTI MA A TUTTI QUELLI CHE LO CIRCONDAVANO, SCENOGRAFI , PARRUCCHIERI, TRUCCATORI ETC.) IL SUO SAPERE, IL SUO CULTO PER LA PERFEZIONE E PER IL "BELLO" , MAI FINE A SE STESSO, MA SEMPRE AL SERVIZIO DELLA STORIA CHE SI ANDAVA A RAPPRESENTARE.
FRANCO ZEFFIRELLI, SUO AMICO DI SEMPRE, RECENTEMENTE SCOMPARSO , HA DETTO DI LUI "UN MAGO, IN GRADO DI FAR RISORGERE LA STORIA, PORTANDO IL PASSATO NEL PRESENTE".
DA QUANDO SI E' PROGRESSIVAMENTE ALLONTANATO DALL' ATTIVITA' SUI SET E SUI PALCOSCENICI, HA DEDICATO BEN 25 ANNI ALL'INSEGNAMENTO DI STORIA DEL COSTUME AL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, TRASMETTENDO IL SUO PREZIOSO BAGAGLIO CULTURALE E PRATICO A GIOVANI COSTUMISTI MOLTI DEI QUALI LAVORANO SULLA SCENA ITALIANA E INTERNAZIONALE.
E' STATO L'UNICO COSTUMISTA NELLA STORIA DEGLI ACADEMY AWARDS A RICEVERE UN OSCAR ALLA CARRIERA .
CIAO PIERO, CI MANCHERAI TANTISSIMO !!!!
I FUNERALI SI SVOLGERANNO LUNEDI 12 AGOSTO ALLE ORE 17,00
PRESSO LA CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA DEI FIORENTINI - VIA ACCIAIOLI 2 - ROMA-
Il PRESIDENTE e IL DIRETTIVO
Carlo Poggioli
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Personalmente nella mia carriera, ho avuto l’opportunità di essere partecipe a più film con l’apparto di “Pierino” , persona UNICA, gentilezza, cordialità,signorilità, umiltà, disponibilità...
Che dire un vero GRANDE del nostro “vero” cinema ci ha lasciato, Kometa
IN ALLEGATO UNA BREVE STORIA SU PIERO E LA SUA CARRIERA, REDATTA DA DINO TRAPPETTI E CATERINA D'AMICO. copiata e incollata K
PIERO TOSI
Piero Tosi è nato a Sesto Fiorentino il 10 aprile 1927.
Ha studiato a Firenze, prima all’Istituto d’Arte e poi all’Accademia di Belle Arti,
dove ha avuto tra gli insegnanti Ottone Rosai, e tra i compagni di studi Anna Anni,
Danilo Donati e Franco Zeffirelli.
Ha iniziato l'attività professionale nel 1947 in teatro, ambito nel quale si è più volte
cimentato con successo anche come scenografo: tra gli spettacoli memorabili, La
locandiera di Goldoni nel 1952, Macbeth di Verdi nel 1958 a Spoleto, per
l'inaugurazione del primo Festival dei Due Mondi, e sempre a Spoleto, nel 1973
disegnò i costumi di una memorabile Manon Lescaut di Puccini facendo co-firmare i
costumi per la prima volta alla sua allieva e collaboratrice prediletta Gabriella
Pescucci.
Questi spettacoli portavano tutti la firma di Luchino Visconti.
Ha debuttato nel cinema nel 1951, chiamato da Franco Zeffirelli, allora assistente alla
regia di Luchino Visconti per il film Bellissima, interpretato da Anna Magnani.
L’incontro con Visconti si rivelò fondamentale, e si tradusse in un sodalizio destinato
a durare un quarto di secolo, sul palcoscenico e sullo schermo. Per Bellissima Tosi
intraprese con cura quella ricerca di abiti presi dalla realtà che sarebbe diventata una
sua caratteristica, non limitata ai film di ambientazione contemporanea.
Infatti negli anni a seguire, grazie alla collaborazione con Umberto Tirelli, sarto e
collezionista che Tosi definiva "un complice straordinario", questa esperienza si
concretizzò in una prassi applicata con successo anche a film ambientati in epoche
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diverse, creando una nuova visione del costume cinematografico che ha fatto scuola
nel mondo.
Dopo aver collaborato con Marcel Escoffier alla creazione dei costumi ottocenteschi
di Senso, fu responsabile per quelli contemporanei di Rocco e i suoi fratelli. Per Il
Gattopardo rivolse l’attenzione alle testimonianze fotografiche dei dagherrotipi degli
aristocratici dell’Ottocento, con l’obiettivo di rispettare fedelmente le indicazioni del
romanzo di Tomasi di Lampedusa; per La caduta degli dei guardò alla moda degli
anni Trenta, con una particolare attenzione all’espressionismo tedesco. Negli ultimi
tre film viscontiani Tosi ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria abilità nel
riportare in vita epoche lontane: in Morte a Venezia gli anni immediatamente
precedenti alla prima guerra mondiale, in Ludwig gli ultimi bagliori dell’impero
austroungarico, in L’innocente (1976), l’atmosfera decadente della fine del secolo
XIX.
Un sodalizio altrettanto duraturo ha legato Tosi a Mauro Bolognini, con il quale ha
esplorato un mondo più popolare rispetto a quello narrato nei film di Visconti; per i
suoi film (tra cui Il bell’Antonio, La Viaccia, Metello, Bubù di Montparnasse) Tosi ha
creato i costumi e spesso ha curato anche gli arredamenti.
Tra gli altri grandi autori del cinema italiano con i quali ha collaborato,
particolarmente significativa la collaborazione con Mario Monicelli (I compagni),
Liliana Cavani (Il portiere di notte), Franco Zeffirelli (La Traviata; Storia di una
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capinera). Per Federico Fellini. ha curato le acconciature e il trucco dei personaggi
del film Fellini Satyricon.
L'amico di tutta la vita Franco Zeffirelli, recentemente scomparso, ha detto di lui "Un
mago, in grado di far risorgere la storia, portando il passato nel presente".
Un profondo rapporto di fiducia ha legato Tosi a grandi interpreti della scena e del
cinema italiano. In particolare a Silvana Mangano per i film di Luchino Visconti; a
Sophia Loren per i film di Vittorio De Sica (Ieri, oggi, domani, Matrimonio
all’italiana) a Claudia Cardinale , dall’indimenticabile Angelica de Il Gattopardo, di
Visconti , La Viaccia e Senilità di Mauro Bolognini; a Maria Callas per Medea di
Pier Paolo Pasolini, unico film interpretato dalla cantante.
Professionisti di fama internazionale come Gabriella Pescucci, Vera Marzot,
Maurizio Millenotti, Carlo Poggioli, Alberto Spiazzi, Alessandro Lai, Mariano
Tufano, si fanno un vanto di avere iniziato la carriera come suoi assistenti. Tuttora la
Sartoria Tirelli custodisce gelosamente i suoi capolavori.
Dopo la scomparsa di Luchino Visconti, Tosi si è progressivamente allontanato
dall'attività dei set e dei palcoscenici, dedicandosi a tempo pieno all'insegnamento
presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, dove per 25 anni ha trasmesso il suo
prezioso bagaglio culturale e pratico a giovani costumisti che sono già sulla scena
italiana e internazionale, tra cui Massimo Cantini Parrini, Daniela Ciancio, Andrea
Sorrentino.
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Nel giugno 2013, sotto lo stimolo di Carla Fendi mecenate del Festival di Spoleto,
Piero Tosi è tornato un'ultima volta sulle scene disegnando un delizioso Matrimonio
segreto di Cimarosa per la regia di Quirino Conti.
Nel corso della sua carriera, Tosi ha ricevuto innumerevoli premi, tra cui 8 Nastri
d'argento, 3 David di Donatello e 2 BAFTA. Cinque volte finalista agli Oscar (per i
costumi di Il Gattopardo, Morte a Venezia, Ludwig, Il vizietto, La Traviata), non lo
ha mai vinto. Nel 2013 gli è stato attribuito un Oscar alla carriera: è stata la prima - e
a tutt'oggi unica - volta che questo onore viene conferito a un costumista.